“Il Professore”: il Brasile piange la morte della leggenda del calcio

La leggenda del calcio brasiliano Mario Zagallo è morta venerdì all'età di 92 anni.

06. Gennaio 2024

Da: dpa/dl

Lo ha annunciato sabato in un post sul suo account Instagram. Zagallo sarà per sempre il primo a vincere la Coppa del Mondo da giocatore e poi da allenatore, affermandosi come una delle grandi figure della storia dei Mondiali.

Zagallo è stato un "padre devoto, nonno amorevole, suocero premuroso, amico leale, professionista di successo e una grande persona", si legge nel comunicato della famiglia, che onora l'ex giocatore della Nazionale come un "grande idolo".

Zagallo, soprannominato “Il Professore”, ha giocato un ruolo chiave anche in quattro dei cinque titoli mondiali vinti dalla nazionale brasiliana. Da giocatore vinse due trofei: in Svezia nel 1958 e in Cile nel 1962. In panchina, ha guidato la Seleçao al titolo messicano del 1970 ed è stato vice allenatore di Carlos Alberto Parreira nella vittoria del titolo statunitense del 1994.

Campione del mondo sia da giocatore che da allenatore

Nel 1998 è stato nuovamente allenatore della nazionale quando il Brasile di Ronaldo ha perso 0-3 contro la Francia del capitano Didier Deschamps allo Stade de France. Solo il leggendario tedesco Franz Beckenbauer (1974 da giocatore e 1990 da allenatore) e Deschamps dopo che i Bleus vinsero il titolo in Russia nel 2018 potevano emularlo.

Mario Zagallo nel mezzo delle superstar brasiliane. © APA/afp / EMMANUEL DUNAND

Il calcio brasiliano piange "una delle sue più grandi leggende", ha dichiarato il presidente della federazione Ednaldo Rodrigues, secondo una dichiarazione della federazione CBF. La CBF ha ordinato sette giorni di lutto in onore di Zagallo e un minuto di silenzio prima delle partite del fine settimana.

Mario Jorge Lobo Zagallo è nato il 9 agosto 1931 a Maceió, nel nord-est del Paese, da una famiglia con radici libanesi e italiane. Nel 1948 iniziò la sua carriera nel modesto Club America di Rio de Janeiro, poi giocò otto stagioni al Flamengo e sette al Botafogo prima di lanciare la sua carriera da allenatore di successo.

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