Marcello Cobelli: “La Serie A indipendente non è un problema”

Su tutti, il presidente dell'Asiago Piercarlo Mantovani. Marcello Cobelli, presidente della lega LIHG, chiarisce nella seguente intervista che una Serie A indipendente non è attualmente un'alternativa all'attuale Alps Hockey League (AlpsHL).

Nella prossima stagione saranno 2 le squadre altoatesine nell'ICEHL. Come valuti la “ascesa” dell'HC Pusteria?

Marcello Cobelli: “Sono felice per i Pusteria. La loro ascesa è molto positiva per l'intero movimento dell'hockey su ghiaccio in questo paese. Dopotutto l’ICEHL è un ottimo campionato con un ottimo livello”.

Ma la registrazione dell'ICEHL Pusteria non ha fatto saltare di gioia ovunque.

“In qualche modo è comprensibile. Dopotutto non ci sono molti club in Italia. Nell'AlpsHL sono stati finora 7. Con l'HC Pustertal il campionato perde uno dei club meglio organizzati, da sempre uno dei migliori a livello sportivo. Nel breve termine dire addio all'HC Pustertal fa male. A medio termine, tuttavia, può essere visto come un successo. Infine, ancora più giovani giocatori hanno ora l'opportunità di giocare ad un livello superiore. Quando nell’estate del 2013 l’HC Bozen salutò l’EBEL, molti pensarono che sarebbe stata la fine dell’hockey su ghiaccio locale”.

Il presidente dell'HC Asiago, Piercarlo Mantovani, ha recentemente sfogato la sua rabbia in un'intervista e ha lasciato intendere che l'AlpsHL sarebbe storia. Condividi questa opinione?

"NO. Piuttosto il contrario. Se avessimo un’alternativa ad AlpsHL, forse. Poiché già cinque anni fa ci trovavamo di fronte al problema delle poche squadre adatte, è stata fondata la lega transfrontaliera. Con il vantaggio di poter competere con altri avversari di altri paesi. Mantovani è una persona molto impulsiva. Ecco perché non sopravvaluterei le sue dichiarazioni. Penso che dopo qualche giorno abbia capito anche che una Serie A indipendente attualmente non è un’alternativa all’AlpsHL.

<a data-caption="Simon Kostner (Rittner Buam, links) und Daniel Mantenuto (Asiago, rechts) werden auch in der kommenden Saison in der Alps Hockey League mitmischen. © Foto Max Pattis" data-fancybox="inline-74648" target="_image" href="https://s3-images.sportnews.bz/_images/scale/1280x1280/img/2021/03/simon-kostner-rittner-buam-links-und-daniel-mantenuto-asiago-rechts-werden-auch-in-der-kommenden-saison-in-der-alps-hockey-league-mitmischen.jpg"> Anche Simon Kostner (Rittner Buam, a sinistra) e Daniel Mantenuto (Asiago, a destra) saranno impegnati nella prossima stagione nella Alps Hockey League. ©Foto Max Pattis

Mercoledì i 6 club italiani rimasti dell'AlpsHL hanno discusso del futuro in una videoconferenza. Com'era l'atmosfera?

“Nessuno è felice in questo momento. A mettere in difficoltà i club è soprattutto il tema scottante del coronavirus. Soprattutto ora, poco prima dell'inizio degli spareggi, è frustrante per i rappresentanti dei club essere soli allo stadio. In passato la tribuna piena era per gli arbitri una grande soddisfazione e la conferma di aver fatto un buon lavoro. La perdita delle due forze trainanti HC Val Pusteria e Laibach non migliora l’atmosfera”.

Quali obiettivi vogliono perseguire Rittner Buam, HC Gherdëina, Wipptal Broncos, Asiago, Cortina e Fassa nella prossima stagione?

“Parteciperanno anche all’AlpsHL nella stagione 2021/22. La premessa però è che il campionato non perda troppa qualità. Un'altra squadra giovanile come il Klagenfurt II o il Linz II danneggerebbe solo il campionato. Purtroppo l’AlpsHL viene spesso svalutato. Ma credo fermamente che sia molto meglio della sua reputazione”.

Negli ultimi tempi si sono levate più voci a favore di una resurrezione della Serie A. Chi potrebbe partecipare oltre ai 6 club esistenti, sempre ammesso che nessuno si ritiri?

"Questa è una bella domanda. Innanzitutto va chiarito se i 6 club esistenti ci saranno ancora anche la prossima stagione. Il Wipptal si trova in una situazione difficile dopo il crollo dello stadio e nutro il massimo rispetto per il fatto che i Broncos concludano la stagione in corso. In difficoltà anche l'HC Fassa. Se le cose andassero male, il prossimo anno potrebbero restare solo 4 club italiani. Sfortunatamente, nessuno dei campionati inferiori si sta facendo strada. Il DIU è – per quanto mi dispiace – un campionato di veterani. Se avessimo l’impegno sicuro di almeno 4 club, allora forse potremmo pensare ad una Serie A. Nell'incontro sono state chiamate in gioco Varese, Milano, Valpellice e Merano come possibili squadre. Per me ci sono troppi punti interrogativi in questi club”.

Domani, domenica, si svolgerà a Innsbruck l'AlpsHL Forum. Di quali argomenti si tratta?

“Il forum si terrà per la prima volta in videoconferenza. Tra circa 2 ore discuteremo dei prossimi play-off, ma fisseremo anche il percorso per la prossima stagione. Si tratterà anche della partenza di Laibach e della Val Pusteria”.

Dall'Austria è già stato riferito che lo Zell am See tornerà nell'AlpsHL la prossima stagione. Triglav Kranj dalla Slovenia ha espresso interesse. Ci sono possibili club anche dall'Italia?

“A quanto pare l'HC Meran ha chiesto alla FISG. L'ho scoperto solo indirettamente. Il ritorno da Zell am See sarebbe già stato deciso. Secondo indiscrezioni anche Vienna e Graz potrebbero avere una squadra dell'AlpsHL. Ma non ne sarei felice. Gli sloveni hanno chiarito che accanto a Jesenice manderanno in gara solo una squadra potente”.

Intervista: Kurt Platter

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Marcello Cobelli: “La Serie A indipendente non è un problema”

È chiaro da 10 giorni che la prossima stagione l'HC Pustertal sarà impegnato nella ICE Hockey League (ICEHL). L'“ascesa” dei “Lupi” non è stata accolta ovunque e ha attirato fuori dalle loro tane soprattutto i nostalgici della Serie A.

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