Sospettato omicidio colposo: perquisizione al medico di Maradona

Le autorità competenti di San Isidro, vicino alla capitale Buenos Aires, hanno confermato domenica le notizie dei media sulle indagini contro Leopoldo Luque con l'accusa di omicidio colposo. Poco tempo dopo, il medico ha negato tutte le accuse. Nell'ambito del procedimento avviato, domenica sono state effettuate perquisizioni nell'abitazione privata e negli ambulatori di Luque. Gli inquirenti cercavano prove di una cattiva condotta da parte del medico nel curare il 60enne. In precedenti dichiarazioni, le tre figlie di Maradona avrebbero chiesto alle autorità di rivedere i farmaci prescritti al padre negli ultimi mesi e in relazione ad un intervento chirurgico al cervello. Luque aveva operato Maradona in una clinica di La Plata all'inizio di questo mese per un coagulo di sangue nel cervello. Il campione del mondo del 1986 è stato rilasciato otto giorni dopo l'intervento. Due settimane dopo, Maradona è morto mercoledì scorso, secondo le informazioni ufficiali, a causa di un infarto. Luque si difende Il medico ha negato qualsiasi errore professionale nel trattamento del suo importante paziente. “Non sono responsabile di quanto accaduto. Fino all'ultimo momento, ho sempre fatto del mio meglio per lui", ha detto Luque in una breve conferenza stampa davanti a casa sua, poche ore dopo i raid: "Non c'è stato alcun errore del medico. Per un paziente con i suoi sintomi, un infarto come causa di morte è la cosa più normale del mondo”.

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Sospettato omicidio colposo: perquisizione al medico di Maradona

Sono state aperte le indagini della Procura contro il medico dell'icona del calcio argentino Diego Maradona.

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