Walter Baumgartner: “Noi sosteniamo Tavecchio”

Ad un giorno dalla promozione nel consiglio direttivo della Lega Pro, Walter Baumgartner è già sprizzato di entusiasmo. “La mia elezione è sicuramente un premio per l’FC Südtirol, che gode di enorme prestigio in Italia ed è considerato un club modello. Cercherò di sfruttare questo ruolo per portare avanti la mia idea di calcio moderno. In particolare, è importante migliorare ulteriormente il sostegno al lavoro giovanile e finalmente rimettere in sesto i nostri stadi”.

Walter Baumgartner rappresenta chiaramente un cambiamento nel calcio italiano. Questo cambiamento verrà portato avanti lunedì prossimo, quando verrà eletto il presidente della Federcalcio nazionale. La dirigenza dell'FCS preferisce il vicepresidente Carlo Tavecchio, recentemente molto criticato, all'inesperto Demetrio Albertini. Baumgartner spiega così questa decisione: “Siamo chiaramente dalla parte di Tavecchio perché conosce molto bene il mondo del calcio grazie alla sua esperienza come dirigente. È la persona giusta per dare il tono giusto in questo momento difficile e merita il nostro voto”.

L'FC Südtirol segue quindi la linea proclamata dalla Lega Pro. Il presidente della terza divisione, Mario Macalli, ha chiarito lunedì che Tavecchio potrà contare sull'appoggio dei club della Lega Pro. “Era assolutamente giusto. Le squadre di terza divisione dovranno apparire unite per scongiurare il possibile ricorso ad una gestione ad interim. Questo sarebbe un altro intoppo. In realtà la scelta dovrebbe ricadere solo su Tavecchio, soprattutto perché gode di un ampio consenso", ha detto Baumgartner.

Tuttavia, questo sostegno ha cominciato a sgretolarsi nelle ultime settimane. Il motivo sono le numerose dichiarazioni controverse di Tavecchio. La più famosa è probabilmente questa: "Ci arriva un Opti Poba che prima mangiava banane e poi all'improvviso gioca nella Lazio". Il clamore nel panorama sportivo e politico è grande. Lo stesso Tavecchio si è scusato per l'infelice scelta delle parole, ma poi ha dato più volte motivo ai suoi detrattori di criticare la sua candidatura. Baumgartner però gli è accanto: “Tavecchio ha commesso un errore ingenuo e grave. Dal punto di vista sportivo, però, il suo impegno resta indiscusso. La sua conoscenza e il suo programma parlano da soli. La maggioranza dei club si è pronunciata a favore di un dirigente sportivo esperto e contro un calciatore (si tratta dell'ex professionista Albertini, ndr). Ci sono delle ragioni per questo”, conclude Baumgartner.

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