Dopato con Petacchi in camera: lo rivela l'ex ciclista professionista

Lo ha detto l'ormai 46enne martedì durante la sua testimonianza al processo sul doping sanguigno a Monaco. Come compagni di squadra della squadra corse Lampre, i due atleti venivano talvolta curati anche uno accanto all'altro nella camera d'albergo dal medico di Erfurt. Hondo era l'assistente principale di Petacchi "Se avete un rapporto così stretto che è quasi fraterno, allora non avete problemi a essere dopati insieme nella stessa stanza", ha riferito Hondo al tribunale regionale di Monaco.

Hondo all'epoca era l'aiutante più importante di Petacchi negli sprint, e i due sono ancora buoni amici. A differenza di Hondo, Petacchi continua a negare di essere stato dopato da Mark S. Tuttavia, l'italiano, che all'inizio degli anni Duemila era uno dei migliori velocisti del mondo e vincitore di decine di tappe nei tre grandi tour, è stato successivamente squalificato.

Alessandro Petacchi © APA/afp / PASCAL PAVANI

"Sembrava che mi avesse fatto più male." Danilo Hondo Hondo ha detto di essere stato convinto da Mark S. a fare doping sanguigno nell'autunno del 2011. In inverno veniva prelevato il sangue, che veniva lavorato e riportato alle gare importanti del 2012 come la Milano-Sanremo o il Tour de France. Ma Hondo non celebrava più alcun successo. "Sembrava che mi avesse fatto più male", ha detto. Dopo la stagione 2012 ha fermato il doping sanguigno di Mark S.. La collaborazione gli è costata circa 25.000 euro.

Quando nel febbraio 2019, durante i Campionati mondiali di sci nordico di Seefeld, venne denunciato il caso del doping sanguigno nell'ambito dell'operazione Aderlass, venne menzionato anche il nome di Hondo, che poi confessò in un'intervista e perse il lavoro di allenatore della nazionale in Svizzera.

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Dopato con Petacchi in camera: lo rivela l'ex ciclista professionista

L'ex ciclista professionista tedesco Danilo Hondo afferma di essere stato dopato dal medico Mark S. insieme all'ex stella dello sprint italiano Alessandro Petacchi.

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