Il padre di Novak Djokovic paragona il figlio a Gesù

"Gesù è stato crocifisso, gli è stato fatto di tutto, ha sopportato tutto e vive ancora in mezzo a noi", ha detto giovedì Srdjan Djokovic in una conferenza stampa a Belgrado. “Ora stanno cercando di crocifiggere Novak allo stesso modo e di fargli di tutto”. Djokovic, che probabilmente non era vaccinato, si è recato in Australia con una controversa esenzione medica per prendere parte agli Australian Open di Melbourne. Tuttavia, l’autorità australiana per la protezione delle frontiere gli ha rifiutato di entrare nel paese . Secondo l'autorità, l'atleta non ha fornito prove adeguate per soddisfare i requisiti di iscrizione. È stato portato in un albergo per coloro che dovevano lasciare il Paese . Alla conferenza stampa a Belgrado hanno preso parte oltre al padre anche altri membri della famiglia. È avvenuto nel ristorante “Novak 1”, di proprietà del tennista. Nelle sue drammatiche dichiarazioni, Srdjan Djokovic ha stilizzato suo figlio come un “combattente per la libertà”. In “prigione” in Australia “Novak è la Serbia, e la Serbia è Novak”, ha spiegato. “Lotterà come noi, e come noi serbi insieme a tutti i Balcani”. Djokovic è “la luce alla fine del tunnel” per il “mondo della libertà”. Questa non è formata dall’Occidente, ma da “sette miliardi di persone” che vivono nell’Europa dell’Est, in Russia, Cina, America Latina e Africa. In Australia, Djokovic è “in prigione”, ha detto l’anziano. Gli è stato portato via tutto tranne il cellulare e non poteva cambiarsi né lavarsi. Non sta solo combattendo per se stesso e per la Serbia, ma sta anche guidando “la lotta di sette miliardi di persone nel mondo per la libertà di parola e di espressione”.

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Il padre di Novak Djokovic paragona il figlio a Gesù

Il padre della stella del tennis Novak Djokovic, a cui è stato impedito di entrare in Australia, ha paragonato suo figlio a Gesù Cristo.

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