Raphael Mahlknecht attende con impazienza la Coppa del Mondo casalinga

Raphael Mahlknecht può essere tranquillamente descritto come un pioniere del telemark. È il primo atleta altoatesino a praticare questo sport a livello semiprofessionale e a gareggiare in Coppa del Mondo. E come medaglia di bronzo nello sprint parallelo agli ultimi Campionati del mondo juniores a Mürren, in Svizzera, è anche un telemarker di grande successo. “Ho iniziato a gareggiare con lo sci alpino da bambino. All'età di undici anni ho conosciuto per la prima volta il telemark sull'Alpe di Siusi, quando questa disciplina veniva praticata anche a fine stagione. Il telemark mi ha affascinato fin dall’inizio e volevo davvero provarlo”, racconta Mahlknecht, il cui primo insegnante è stato Markus Troger. Durante una gara di Coppa del Mondo sul ghiacciaio dell'Hintertux, un allenatore tedesco notò il giovane ed entusiasta spettatore Raphael Mahlknecht. “Poi sono stato invitato ad un ritiro dalla squadra tedesca e poco dopo ho iniziato la Coppa del Mondo. Da allora mi sono allenato soprattutto con la squadra svizzera, ma anche con quella norvegese. Siamo una grande famiglia e ci sosteniamo a vicenda ovunque possibile”, spiega il 21enne altoatesino. Questa è una gara sprint di telemark Ora Mahlknecht può mostrare per la prima volta le sue capacità davanti al pubblico altoatesino quando mercoledì e giovedì sul Passo Costalunga si svolgeranno due sprint di Coppa del Mondo. “Sono estremamente felice e per me il Mondiale casalingo è un grandissimo regalo. Lo sprint stesso è prima di tutto uno slalom gigante. Dobbiamo tutti prendere le curve con il nodo del Telemark. Se questo non viene eseguito correttamente, è prevista una penalità di un secondo. A metà strada dobbiamo fare un salto, che di solito è lungo dai 20 ai 30 metri. L'atterraggio deve essere effettuato nuovamente con il telemark”, spiega Mahlknecht. Se l'esecuzione dell'atterraggio del telemark non è pulita o gli atleti atterrano prima della lunghezza specificata del salto, verrà applicata un'altra penalità di secondo. “Dopo il salto, lo slalom gigante riprende. Prima dell'arrivo ci aspetta una ripida curva a 360°, dove dobbiamo prendere più slancio possibile. Perché l'ultima parte del percorso è pianeggiante e lì bisogna spingere forte con le braccia, come nello sci di fondo. Anche per questo utilizziamo i bastoncini da sci di fondo”, aggiunge il giovane altoatesino. È richiesta versatilità Il telemarking è quindi uno sport molto versatile in cui sono presenti elementi sia delle discipline alpine che di quelle nordiche. “È proprio questa versatilità che mi affascina perché in realtà devi essere in grado di fare tutto. Il mio punto chiave è sempre il salto. "Si viene strappati dal ritmo dello slalom gigante e poi bisogna ritrovare rapidamente la strada", dice il Völser, che in 45 gare di Coppa del Mondo è arrivato dieci volte nella top 10. Tra i favoriti di Raphael Mahlknecht alla Coppa del Mondo di Telemark in Alto Adige ci sono i due francesi Bastien Dayer ed Elie Nabot, così come i due infortunati di lunga data Trym Nygaard Loeken (Norvegia) e Nicolas Michel (Svizzera), che festeggiano il loro ritorno a Carezza . Tra le donne probabilmente non ci sarà scampo alla svizzera Amélie Wenger-Reymond. Ha vinto non meno di 158 gare di Coppa del Mondo di telemark, è diventata campionessa del mondo 20 volte e ha ben 44 sfere di cristallo nella sua bacheca dei trofei (undici delle quali per la Coppa del Mondo generale). Non c'è da stupirsi che sia considerata l'atleta FIS di maggior successo di sempre.

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