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Jannik Sinner giocherà la finale di Coppa Davis con l'Italia. ©ANSA/Alessandro Di Marco

L'ultima missione di Jannik Sinner - con un punto interrogativo

L'anno da sogno di Jannik Sinner non è ancora finito. Prima di partire per le meritate vacanze, il sestese giocherà la finale della Coppa Davis. C'è un punto interrogativo prima del torneo di Malaga.

Sono giorni belli ma anche piuttosto stressanti per Jannik Sinner. Domenica il pusterese ha vinto le ATP Finals a Torino e ha continuato a consolidare il suo status leggendario. Ma non c'è molto tempo per i festeggiamenti. Lunedì Sinner ha guidato da Torino alla sua casa adottiva Monte Carlo e volerà a Malaga, in Spagna, dove si sta svolgendo la fase finale della Coppa Davis.


Sinner parte con l'Italia campione in carica. Un anno fa, il sestese condusse quasi da solo gli Azzurri alla vittoria e regalò all’Italia “l’insalatiera più brutta del mondo” per la prima volta dal 1976. Anche quest'anno la squadra di capitan Filippo Volandri vuole ripetere l'impresa. Oltre a Sinner sono entrati in squadra Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini e i doppi Andrea Vavassori e Simone Bolelli.

L'anno scorso Sinner guidò l'Italia al trionfo della Coppa Davis. © ANSA/Jorge Zapata/Gr


Giovedì iniziano i quarti di finale contro l'Argentina. In semifinale aspetterebbero gli Usa o l'Australia, in finale potrebbe esserci un duello da sogno con la Spagna (e la coppia Carlos Alcaraz/Rafael Nadal). Ma gli azzurri di Coppa Davis non vogliono ancora pensare a tanto. L'attenzione è tutta sul duello contro l'Argentina.

Sinner gioca anche nel doppio?

C'è un punto interrogativo in vista della Coppa Davis. Sinner giocherà anche il doppio? Un anno fa la superstar di Sesto giocava sia nel singolare che nel doppio, allora con Lorenzo Sonego, quest'anno non convocato. Il Pusteria ha mostrato tutte le sue doti in entrambe le discipline e ha vinto ogni suo incontro.

Quest'anno l'Italia vanta uno dei migliori doppi al mondo con Andrea Vavassori e Simone Bolelli, che hanno appena disputato le ATP Finals. Sarà interessante vedere come deciderà il capitano Filippo Volandri. Ma: se arrivasse il momento critico, sarebbe davvero sorprendente se il miglior tennista del mondo dovesse sedersi solo in panchina.

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