a Spagna

Si dice che Angeles Bejar (a sinistra) abbia iniziato lo sciopero della fame. © APA/afp / PIERRE-PHILIPPE MARCOU

Madre di Rubiales, sospeso, in sciopero della fame

Nello scandalo dei baci che ha coinvolto il presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales, ora sospeso, la madre del 46enne avrebbe iniziato uno sciopero della fame, secondo quanto riportato dai media.

La donna si è chiusa lunedì in una chiesa nella città andalusa di Motril, nel sud del paese, per protestare contro quella che ha descritto come "una caccia disumana e sanguinosa" a suo figlio, ha riferito la televisione di stato. RTVE e altri media sul posto. Di conseguenza, vuole continuare lo sciopero “giorno e notte” finché “non sarà fatta giustizia”. La madre ha detto che suo figlio era una brava persona che non ha mai molestato nessuno, hanno riferito i media spagnoli.


L'organo di governo mondiale della FIFA ha sospeso Rubiales per 90 giorni e ha avviato un procedimento disciplinare. Il presidente della federazione nazionale spagnola RFEF ha baciato sulla bocca la giocatrice Jennifer Hermoso durante la cerimonia di premiazione dopo aver vinto la finale della Coppa del Mondo a Sydney il 20 agosto, scatenando critiche e indignazione in patria e all'estero.

Lo scandalo si diffonde

Le telecamere di RTVE ha mostrato quanti giornalisti, fotografi, cameramen e curiosi si sono radunati lunedì pomeriggio davanti alla chiesa della Divina Pastora. Secondo il sacerdote, la madre di Rubiales è accompagnata dalla sorella. È molto nervosa e piange. Un cugino di Rubiales ha detto ai giornalisti fuori dalla chiesa: “Stiamo tutti soffrendo molto. Era già stato condannato”. Parenti e amici del 46enne sono fermamente convinti che il bacio sia stato consensuale. Hermoso aveva smentito con veemenza questa versione. Lunedì era prevista un'altra riunione di crisi della RFEF.

Molte persone hanno protestato a Motril. © APA/afp / JORGE GUERRERO


In serata decine di persone si sono radunate davanti alla chiesa per manifestare a favore di Rubiales. Molti dei partecipanti, uomini e donne di tutte le età, portavano cartelli con slogan come “STOP Caccia Rubiales. Adesso basta!” oppure “JENNI, perché non dici la verità?”. Su richiesta, la polizia ha stimato a 200 il numero dei manifestanti, ha riferito l'agenzia di stampa Europa Press.

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